Procure di Messina e Ragusa: primi ostacoli burocratici già alla ricezione della notizia di reato
Si pubblicano i due scambi epistolari con il personale della Segreteria delle Procure di Messina e di Ragusa, che hanno rifiutato il deposito della denuncia via p.e.c., ritenendo valido e rituale esclusivamente il deposito cartaceo presso i propri uffici o quelli locali di polizia giudiziaria.
Non è chiaro se si tratti di un’iniziativa del personale amministrativo o di una reazione, per interposta persona, da parte dei titolari dei due uffici: dalla risposta risulta comunque singolare l’interposizione di anonimi funzionari di segreteria nell’informare i rispettivi Procuratori di notizie di reato di straordinaria gravità.
Di qui il dubbio: che la questione della tratta e dello sfruttamento della schiavitù non si limiti ed interessare le città di Agadez o di Tripoli, od i porti di Messina o di Pozzallo, ma si estenda anche ai capoluoghi di circondario competenti?