Sette migranti, richiedenti protezione internazionale avanti alle Autorità italiane, hanno testimoniato a due avvocati gli orrori della tratta degli esseri umani consumata sulla soglia del territorio italiano: nel deserto del Sahara e nelle acque del Mediterraneo.
I due difensori hanno denunciato la tratta avanti alla Corte Penale Internazionale ed hanno riportato il contenuto dei racconti dei propri assistiti ad una platea di liberi cittadini.
Questi liberi cittadini si sono associati con i due difensori ed i sette assistiti per sostenere la denuncia della tratta e per assicurarne la punizione dei colpevoli.
Discutiamo qui non di immigrazione clandestina e di tutela delle frontiere, su cui comunque abbiamo precise opinioni e che stanno a valle del problema: questa è un’iniziativa di contrasto alla tratta di esseri umani ed alla riduzione in schiavitù.
Protagonisti siamo noi cittadini italiani avanti ad un’aberrazione propostaci con molti pretesti, ma che non possiamo tollerare.
Il nostro proposito non è la semplice testimonianza, ma l’azione sulla base di un’esperienza autentica, fondata sulla testimonianza diretta di chi ha vissuto sulla propria pelle questa esperienza. La documentazione mediatica per ora proviene da fonti libere, ma è nostro proposito dare il nostro diretto contributo alla ricostruzione della verità per dar corso ad una doverosa opera di contrasto sul piano giudiziario e politico.