REFERENDUM GIUSTIZIA 12 GIUGNO 2022: LE RAGIONI PER UN SÌ AI REFERENDUM

REFERENDUM GIUSTIZIA 12 GIUGNO 2022: LE RAGIONI PER UN SÌ AI REFERENDUM

La Costituzione fissa due temi fondamentali in materia di giurisdizione: l’autonomia e l’indipendenza della magistratura da ogni altro potere e la soggezione dei giudici soltanto alla legge.

Il tema istituzionale dell’autonomia e dell’indipendenza si collega a quello etico della libertà dell’individuo che si veda investito delle funzioni e della rappresentanza delle istituzioni. Il tema della libertà non può prescindere da quello della responsabilità.

Le recenti pronunce – siamo abituati in Civitas ad affrontare i problemi da un’esperienza fattuale e concreta, non da prospettive meramente speculative – cosa ci hanno insegnati: che nell’attuale prassi i magistrati si sentono del tutto svincolati non solo dalla dalla funzione legislativa del Parlamento, ma anche dall’esperienza empirica nell’analisi dei fatti.

Se la tratta costituisce una catena che deporta i giovani africani dai luoghi di partenza fino al territorio italiano attraverso il territorio libico, non può ragionevolmente affermarsi che tutti gli anelli di tale catena siano costituiti dal piombo dell’organizzazione criminale africana, salvo l’ultimo, che sarebbe invece costituito dall’oro del meritevole soccorso delle organizzazioni non governative. La tratta è costituita da un’unica catena e, qualsivoglia sia il metallo di cui è costituito l’ultimo anello, tutta la catena, nessun anello escluso, ne garantisce l’esito efficace e pure lucrativo.

Tornando all’indipendenza della magistratura, tutto si incentra sulla libertà e – conseguentemente – sulla responsabilità dell’intero ordine e di ogni singolo membro. E, se di libertà e responsabilità bisogna argomentare, è bene che queste siano riferite al corretto rapporto con gli altri organi della Res Publica, ovvero con il corpo elettorale che ne è rappresentato.

L’attuale condizione di anomia e di irresponsabilità rende ogni singolo giudice esposto a quelle sirene che lo stesso dott. Davigo identifica nella “paura” nei confronti di effetti pregiudizievoli sulla carriera e di “speranza” verso indebite gratificazioni esterne al sistema istituzionale.

Nel nostro caso concreto si è vista la capacità di condizionamento del mondo della cooperazione, ma tale condizionamento si esplica – privo di ogni garanzia istituzionale – anche all’interno di qualsivoglia banale controversia che interessi la vita quotidiana di qualsivoglia cittadino.

I referendum sono del tutto inutili, come del resto la recente riforma del Ministro Cartabia, ma ad oggi non va fermata la condizione di instabilità che sta interessando l’Ordine giudiziario: il recente scandalo Palamara ha evidenziato l’esigenza di un moto di riforma, ed oggi non ci è consentito fermarlo con un’astensione od un diniego che possano essere facilmente interpretati per un avallo della cittadinanza all’attuale stato di cose.



2 commenti su “REFERENDUM GIUSTIZIA 12 GIUGNO 2022: LE RAGIONI PER UN SÌ AI REFERENDUM”

  • Cara CIVITAS, mi hai chiarito la scelta, tra il SI e il NO! Grazie! Nel corso degli anni, tanti…, ho avuto modo di frequentare i Tribunali, non per miei personali o diretti contenziosi, ma per altri motivi (Deposito atti, Bilanci, Documenti relativi ad esecuzioni Fallimentari, alla ‘ Amministrazione di Sostegno, alle autorizzazioni per Atti di proprietà a favore dei minori, ecc.ecc.). Tanti Giudici ho incontrato, tante diverse personalità. tanti modi di rapportarsi e svolgere i contenziosi…tant’è che mi sono molto presto convinta, che di giusto, nella giustizia, non c’è molto…Però la subiamo. Con modestissima speranza che possa cambiare il sistema, esercitiamo doverosamente il voto, ..Sarà quel che sarà: l’importante che siamo in pace con la nostra coscienza, che, guarda caso, non è sovrapponibile a un modello di sicura efficiente giustizia! Che vinca la scelta giusta!

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